Torna in scena “Oscar Wilde, il clown dal cuore infranto”

Lo spettacolo sarà in stagione con un nuovo cast  al Teatro Comunale di Predappio
sabato 24 marzo 2012 alle ore 21
e al Teatro dei Filodrammatici di Milano dal 27 marzo al 5 aprile 2012.

Dicono dello spettacolo:La Repubblica, Il Foglio, L’Espresso

Guarda la pagina dello spettacolo: Oscar Wilde, il clown dal cuore infranto
lettera di Oscar Wilde dal carcere di Reading

regia di Simone Toni
con Fausto Cabra, Andrea Luini, Stefano Moretti, Federica Castellini

scene e costumi di Alessandra Gabriela Baldoni
luci di Fiammetta Baldiserri
musiche originali di Carlo Borsari

Intorno al 1880 Oscar Wilde è un giovane artista che fa tendenza, stupisce, provoca, tiene conferenze nel mondo che conta e nei più importanti salotti intellettuali d’Europa.

Ama definirsi “The King of life” e tiene banco nei locali più alternativi della grande Parigi.

È in questo contesto che conosce nel 1891 lo studente di Oxford Lord Alfred Douglas detto Bosie di cui si innamora e che lo porterà alla rovina artistica e finanziaria. La coppia comincia a creare scandalo e fa parlare di sé tanto da attirarsi le critiche dell’aristocrazia londinese dalla quale per altro proviene Bosie. È infatti il padre di Bosie, il Marchese di Queensberry, che si oppone violentemente all’amicizia dei due diffamando pubblicamente Wilde nei circoli intellettuali e sui giornali di Londra. Fu così che Wilde nel 1889 incoraggiato da Bosie decise di fare causa al Marchese firmando da solo la sua rovina. Il processo infatti gli si rivolterà contro, Wilde verrà incolpato di “Gross Indecency” e condannato a due anni di carcere duro. È proprio dal carcere che nasce la magnifica lettera che conosciamo come De Profundis, nella quale Wilde scrive a Bosie. “Siamo i buffoni del dolore. Siamo i clown del cuore infranto” scrive Wilde in un passo del De Profundis riferendosi alla condizione dei carcerati.

In scena con Wilde appariranno gli altri protagonisti, ospiti della cella nel momento in cui vengono evocati, rimpianti o ricordati e che svaniscono con la stessa facilità con cui prendono forma. Si rivivranno in questo modo i momenti di mondanità e di grandezza dell’artista, le fasi cruciali del processo con il segno forte di chi ritorna nel suo passato con un abito ridicolo, come un ospite che può solo assistere senza intervenire sui ricordi.

I motivi che ci spingono ad affrontare questo allestimento sono il fascino magnetico della vicenda, le emozioni, l’umanità che la caratterizzano e soprattutto il significato che può assumere oggi la riflessione su questa storica condanna inflitta a un uomo incolpato e arrestato per sodomia. Nell’epoca dello scandalo dei preti pedofili e delle continue aggressioni agli omosessuali diviene necessario raccontare storie come questa che, a loro modo, segnano una tappa importante nel rapporto fra trasgressione, legge e società.