Simone Toni riscrive il capolavoro di Orwell

di Sara Chiappori (La Repubblica Milano,12 ottobre 2010)

DICI Grande Fratello e molti, se non quasi tutti, pensano alla “casa”, ad Alessia Marcuzzi e alla tribù di giovani in cerca di gloria che si fanno rinchiudere per mesi sotto l’ occhio impietoso delle telecamere alle quali offrire intimità, amori, sesso, liti, crisi e chi più ne più ne metta. Ma ben prima di essere un format televisivo di dubbio gusto, il Grande Fratello è il misterioso dittatore creato da George Orwell in 1984. Recuperare il romanzo-denuncia contro il totalitarismo dello scrittore inglese significa aprire una riflessione quanto mai urgente sul presente. Ne è convinto Simone Toni, attore cresciuto con Luca Ronconi, oggi, a trent’ anni, fondatore della compagnia Gli Incauti, «di nome e di fatto», tiene a precisare. In qualità di regista e di interprete con 12 attori, Toni porta in scena 1984 per trasformarlo in un oggetto teatrale che fa esplodere il corto circuito tra potere, manipolazione, cancellazione della memoria, omologazione del pensiero. «Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato – spiega Toni – È il bipensiero descritto da Orwell, quando immagina gli slogan del partito unico: la guerra è pace, la libertà è schiavitù. Se tutto è uguale a tutto, se una cosa detta oggi può diventare il suo contrario domani semplicemente negandola, è perché qualcuno sta operando un azzeramento della coscienza e della libertà. Il futuro prospettato da Orwell mi pare di inquietante attualità». Su una scena spoglia, le pareti con gli occhi del romanzo diventano veri e propri muri umani, costruiti dagli attori in tuta blu. Chi spia e chi è spiato sono una cosa sola dentro un meccanismo reso ancora più efficace dall’ idea che gli interpreti si scambino i ruoli di volta in volta, perché, precisa Toni, «tutti potremmo essere protagonisti di 1984 ». Teatro Filodrammatici via Filodrammatici, da stasera (ore 20.45) al 24 ottobre, 18/12 euro, 0236595671 PER SAPERNE DI PIÙ www.teatromanzoni.it www.teatrofilodrammatici.it