Il peggio del peggio



resistere alla globalizzazione del pensiero


di
Simone Toni e Giacomo Toni
voce recitante e chitarra Simone Toni
voce e pianoforte Giacomo Toni
scene e costumi di Alessandra Gabriela Baldoni
in collaborazione con il Teatro Consorziale di Budrio

Siamo una generazione persa, ridicola, controllata e assuefatta…
anche se pensiamo di essere liberi…
Pensiamo di essere liberi perché siamo un mondo di giovani!
Sempre giovani fino a 50 anni…
Saremo giovani e potremmo incontrarci tutti i giorni su Facebook
dove abbiamo un mondo di amici… dove condividiamo i video e critichiamo
questo sistema, facciamo resistenza su internet! Su internet
ci sfoghiamo e così siamo sotto controllo, sedati e illusi di essere liberi.
Perché la nostra potenziale ribellione, l’istinto rivoluzionario
che è dentro ognuno di noi si disperde nella rete anche se trova un
mondo di amici che lo condividono. La giusta rabbia che abbiamo
dentro, perché non arriva mai il nostro momento, la sfoghiamo nella
rete e lì si confonde e si annulla con la rabbia degli altri.
Il risultato è che su internet trovi un mondo di amici che la pensano
come te, tu ti senti “figo” perché ti convinci che stai facendo qualcosa
di utile per tutti inviando alla tua mailing list l’ultimo video
sulla caccia alle balene in Corea…
E piano piano diventiamo tutti uguali e tutti innocui e ci riempiamo
la bocca di parole che non ci appartengono, che non scegliamo…”

Navigare… e siamo fermi
Condividere… e siamo soli
Amicizia… è pettegolezzo
Chattare… e siamo andati

Monologhi e canzoni originali sulla condizione tragicomica della generazione che dovrebbe essere il motore propulsivo del Paese e invece si trova nella condizione di eterna spettatrice della propria esistenza.